Non sempre riusciamo a interpretare tutte le voci che concorrono a definire la retribuzione lorda e le detrazioni che determinano il nostro compenso netto, anche perché nella busta paga non viene solo indicata la somma che il lavoratore percepisce per lo svolgimento delle sue mansioni, ma anche alcuni oneri nei confronti dello Stato (le imposte) e degli enti previdenziali (per esempio le trattenute INPS). Di seguito ti lascio alcuni consigli su come leggere la busta paga !
Leggiamo la busta paga in 4 principali parti:
I Sezione: qui troviamo tutti i dati relativi all’azienda, come ad esempio il Codice azienda, la Ragione sociale, il Codice fiscale, la Posizione INPS e il “P.a.t. INAIL” relativo all’assicurazione antinfortunistica.
II Sezione: leggere questa parte della busta paga è importante per verificare la presenza di errori. Qui, infatti, sono raccolti i dati anagrafici e tutti i riferimenti contrattuali del lavoratore.
Ad esempio: la data di assunzione e di cessazione del rapporto di lavoro; il tipo di CCNL; la Qualifica; la Mansione e il Livello; la Percentuale di part time rispetto alle 40 ore di un tempo pieno; le settimane ai fini contributivi INPS (il calcolo delle settimane viene fatto in base al numero dei sabati presenti in un mese); il Lavorato, ossia il numero di giorni e ore ordinarie e straordinarie in cui si è lavorato; i GG e Ore CCNL, cioè i giorni e le ore effettivamente lavorate nel periodo paga considerato (comprendono anche le ore non lavorate ma comunque retribuite come le ferie, le festività e la malattia). Seguono infine i primi elementi della retribuzione: la Paga base, l’Indennità di contingenza (indennità fissa prevista dai vari CCNL),
III Sezione: qui sono indicate nel dettaglio tutte le voci che riguardano le competenze (quello che abbiamo percepito) assieme alle relative trattenute (le somme di denaro detratte dallo stipendio). Nella voce Retribuzione ordinaria sono indicati: l’Importo base, cioè la retribuzione giornaliera che spetta al lavoratore; il Riferimento al numero di giorni lavorati in un mese; le Trattenute, ossia i versamenti fatti dall’azienda per conto del lavoratore; le competenze, cioè i valori retributivi lordi a favore del lavoratore.
Seguono: il contributo IVS (contributo INPS a fini previdenziali a carico del dipendente); l’imponibile Irpef, cioè quella parte di stipendio su cui viene calcolata l’imposizione fiscale; l’Irpef lorda (cifra lorda cui ammonta l’imposizione fiscale); le “Detrazioni lavoro dipendente”, ossia l’insieme di tutte le detrazioni di cui si ha diritto (per esempio se si hanno figli a carico); l’Imponibile INAIL, che è l’assicurazione sul lavoro totalmente a carico dell’impresa. In base a particolari periodi, possono essere indicate anche altre somme corrisposte, ad esempio: la tredicesima o quattordicesima mensilità, gli anticipi sul TFR, ecc.
IV Sezione: nella parte finale della busta paga sono riportati dati fiscali e previdenziali. Sono citati: i Progressivi (un riassunto dell’imponibile INPS a fini previdenziali, dell’imponibile INAIL a fini assicurativi, dell’imponibile Irpef a fini fiscali e dell’Irpef pagati nell’anno); il TFR – Trattamento di fine rapporto (l’importo che il datore di lavoro corrisponde al lavoratore in occasione della cessazione del rapporto lavorativo); i Ratei suddivisi in Ferie (giorni maturati, giorni goduti, giorni residui), Ex festività (ore maturate, ore godute e ore residue), precedentemente giorni festivi e quindi retribuiti diversamente dai giorni normali e R.O.L. – permessi retribuiti (ore maturate, ore godute, ore residue)
Il Netto del mese, l’ultima voce della busta paga - che paradossalmente è la prima sulla quale il nostro occhio si posa, rappresenta la somma effettivamente percepita dal lavoratore, ottenuta sottraendo dal totale delle competenze, cioè dallo stipendio lordo, l’insieme di tutte le trattenute.